I benefici fiscali dei Fondi Sanitari

  • Benefici fiscali per gli iscritti

I contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore a enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale non concorrono a formare il reddito di lavoro e vanno in deduzione per un importo massimo di 3.615,20 euro (art. 51, comma 2 del Tuir ). Per essere destinatari dell’agevolazione fiscale, i contributi devono essere versati a un Fondo o una Cassa avente esclusivamente finalità assistenziale, iscritti ad apposita sezione dell’Anagrafe dei fondi.

Il versamento dei contributi al Fondo o alla Cassa di assistenza deve essere previsto da uno specifico contratto o accordo collettivo o da un regolamento aziendale. Il contributo, che risulterà versato dal lavoratore, è trattenuto dal datore di lavoro direttamente dalla retribuzione lorda del dipendente, a monte dell’imposizione fiscale. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, consegnerà poi al lavoratore il modello CU nel quale dovrà indicare in apposita casella l’ammontare dei contributi sanitari versati che non hanno concorso a formare il reddito di lavoro dipendente.

Il lavoratore dipendente nel momento in cui ottiene dal Fondo o dalla Cassa di assistenza il rimborso delle spese sanitarie sostenute, potrà avvalersi, in sede di dichiarazione dei redditi, della detrazione d’imposta nella misura del 19% che spetta sull’importo che eccede 129,11 euro, limitatamente alla parte di spesa rimasta effettivamente a suo carico e non rimborsata.

  • Trattamento fiscale e contributivo per i pensionati

Come precisato dalla Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 293/E del 11/07/2008, stante l’equiparazione normativa (art. 49 del Tuir) delle pensioni di ogni genere ai redditi di lavoro dipendente, anche i lavoratori in quiescenza possono fruire della deducibilità dei contributi assistenziali versati a enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale, sempre che ciò avvenga nel rispetto delle medesime condizioni e dei limiti previsti per i dipendenti.

  • Benefici fiscali per l’azienda

La deducibilità sulla polizza sanitaria aziendale è un beneficio che le aziende dovrebbero prendere in considerazione. Infatti grazie a questo sistema si possono diminuire le spese di tassazione e avere così un risparmio. 

Nel caso dell’assicurazione sanitaria aziendale il contributo è deducibile dal reddito d’impresa. Questo significa che ciò che l’azienda ha speso per l’assicurazione sanitaria nel corso dell’anno va dedotto dal totale del reddito. In tal modo la tassazione è calcolata su una base imponibile minore e di conseguenza la percentuale da pagare sarà minore. 

Secondo la legge italiana le aziende devono versare sia il contributo dell’assicurazione sanitaria scelta, sia un contributo di solidarietà all’Inps, ovvero il 10% di ciò che è stato speso presso l’ente assicurativo scelto dall’azienda. 

Nel caso dell’assicurazione sanitaria aziendale obbligatoria, le aziende con più di nove dipendenti devono versare l’8% sui contributi a loro versati, come tassa di previdenza. 

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